GLICEMIA : cosa bisogna sapere ...

La glicemia è la concentrazione di zucchero (glucosio) presente nel sangue.

Nelle persone non diabetiche la glicemia a digiuno è in genere tra i 60 e i 99 mg/dl.

Dopo i pasti tale intervallo può arrivare fino a 130-150 mg/dl, a seconda della quantità di carboidrati (zuccheri) assunta con la dieta.

In condizioni di digiuno, indipendentemente dalla durata del digiuno stesso, la glicemia di una persona non arriva mai a superare i 140 mg/dl. In genere si ha un valore medio di riferimento di 90 mg/100 ml (5mM).

In una persona a rischio (familiarità, età > 50 anni, obesità, ipertrigliceridemia e/o ipercolesterolemia, ridotta tolleranza a glucosio, etc) è utile eseguire un test da carico di glucosio che è un valido strumento per una diagnosi precoce di diabete; in caso prediabete (alterata glicemia a digiuno e/o ridotta tolleranza al glucosio), il medico richiederà un controllo periodico della glicemia, perché esiste un rischio di sviluppo futuro di diabete.

L’alterata glicemia a digiuno (IFG dall’acronimo Impaired Fasting Glycaemia) non va confusa con l’alterata tolleranza al glucosio (IGT), anche se le due condizioni possono essere associate.

L’alterata glicemia a digiuno si accompagna a insulinoresistenza e a un aumento del rischio cardiovascolare; può evolvere in diabete di tipo 2 conclamato, con un rischio del 50% che tale progressione si manifesti nei 10 anni successivi alla diagnosi.

Se la glicemia è indicativa di diabete conclamato, il medico stabilirà insieme un piano d’intervento personalizzato che comprenda una modificazione della dieta, l’inserimento di una regolare attività fisica e un’eventuale terapia con farmaci, sulla base del tipo di diabete.

Per un diabetico, uno degli obiettivi più importanti è mantenere la glicemia il più possibile all’interno dell’intervallo di normalità durante l’intera giornata. Mantenere quanto più costante possibile la glicemia è importante per assicurare il normale apporto energetico al cervello che – a differenza degli altri organi e dei muscoli – non è capace di immagazzinare riserve di glucosio. Il glucosio presente nel sangue rappresenta quindi l’unica fonte utilizzabile che deve sempre essere disponibile.